Archivio dell'autore: serenella sestito
Lo SPOT è pronto!
Al termine dei diversi incontri avuti con gli studenti e previsti dalla Convenzione per le attività di sensibilizzazione contro la violenza di genere, sottoscritta dall’ISTITUTO di ISTRUZIONE SUPERIORE STATALE “R. ROSSELLINI” di Roma e dall’ASSOCIAZIONE “TI AMO DA MORIRE ONLUS”, questi si sono sentiti pronti a trasfondere il bagaglio acquisito nella stesura di un soggetto cinematografico che ha dato alla luce uno “spot” contro la violenza di genere. Coadiuvati dai loro docenti, hanno formato una troupe composta da tutte le figure professionali presenti nella scuola e hanno creato un “prodotto” attraverso la sperimentazione del loro lavoro. È stata un’esperienza formidabile per noi operatori, che abbiamo avuto modo di vederli all’opera, ma sicuramente anche per loro, perché le riflessioni interiori sono divenute momenti di condivisione tra loro e noi, e sono convogliate nella creazione dello “spot”, che rappresenterà formalmente all’esterno l’Associazione “Ti Amo da Morire Onlus”. Un bel vestito che siamo fieri e orgogliosi di indossare.
GRAZIE
al Dirigente Scolastico Prof.ssa Maria Teresa Marano che senza esitazione ha acconsentito alla realizzazione di questo bel percorso.
GRAZIE
ai Proff. Franco Gilla, Grazia Petrachi, Enzo Civitareale, Simone Novelli e Roberto Tamburoni per “averci creduto” profondamente e aver messo a disposizione il loro tempo con passione ed entusiasmo anche al di fuori dall’orario scolastico.
GRAZIE
al Maestro Giuseppe A. Russo per averci messo a disposizione le musiche originali da lui composte.
GRAZIE
ai nostri attori: Giulia Santilli, attrice e doppiatrice professionista, che non ha avuto neanche un attimo di esitazione nel decidere di essere dei nostri;
Marco Spoletini che… chi glielo doveva dire quella mattina, ha appena avuto il tempo di capire cosa stesse accadendo e si è ritrovato sul Set;
Diego Caracciolo che… è stato bravissimo a impersonare la violenza assistita;
Rosa Dardano e Benedetta Lorè perfette nel ruolo.
GRAZIE
ai ragazzi del IV Liceo Artistico e della Classe III A, siete stati fantastici!
Sul set dello SPOT
Amore mio, lo spettacolo partecipativo
Amore mio, lo spettacolo partecipativo
Il momento clou si è avuto con lo spettacolo “Amore Mio“, un pezzo attualissimo di teatro forum, della Compagnia Parteciparte, che ha coinvolto i ragazzi con lo scopo di renderli maggiormente consapevoli nei confronti di un problema che li tocca più di quanto non riconoscano.
Con le tecniche di “teatro dell’oppresso” usate dalla Compagnia romana Parteciparte diretta da Olivier Malcor, i ragazzi e le ragazze, non solo “hanno potuto sperimentare” una dinamica violenta in una relazione di coppia, ma hanno anche potuto dire dire la loro, entrare nella scena e cambiare lo svolgimento della storia.
Nel Teatro Forum, le scene che vengono presentate al pubblico sono brevi e vengono recitate due volte. Durante la prima, il pubblico scopre e identifica problemi ed errori.
Poi, il facilitatore (il Jolly) chiede agli spettatori se si può far evolvere la situazione. La scena riparte una seconda volta e il pubblico può interromperla quando gli sembra più opportuno, per proporre delle alternative, sostituendosi ad uno dei personaggi o creandone uno nuovo.
Il pubblico scopre così quali sono le conseguenze di ogni nuova proposta. Dopo ogni intervento, il facilitatore (o jolly) pone delle domande al pubblico per stimolare la partecipazione e la ricerca di soluzioni. Alla fine dell’evento, il facilitatore riassume le alternative e le soluzioni che il pubblico ha considerato più pertinenti.”
Al termine di questi incontri, i ragazzi che hanno partecipato, si sono sentiti pronti a trasfondere le loro emozioni e il bagaglio acquisito nel percorso di sensibilizzazione, in uno spot contro la violenza di genere che la ONLUS ha pubblicato sul proprio sito web assieme al diario di bordo dell’intera esperienza corredata dalle immagini, video e foto, realizzate dai ragazzi che, al termine dell’esperienza, sanno anche che hanno un “numero amico” nello sportello d’ascolto legale e/o psicologico al quale, se ne ravvisassero la necessità, potranno rivolgersi in modo anonimo e gratuito.
MALEfemmina
Nell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’Associazione “Ti Amo da Morire ONLUS” è lieta di InvitarLa, martedì 6 febbraio 2018 alle ore 18.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza di Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, all’inaugurazione della mostra “MALEfemmina” a cura di Antonio E. M. Giordano cui seguirà, dalle ore 20.30, l’Aperitivo Cena e infine, a coronare la serata, alle ore ore 21.30 avrà inizio lo spettacolo concerto “Arie d’Opera” con la voce della mezzosoprano Caterina Falcone accompagnata al pianoforte da Francesco Del Fra
.
Lo spettacolo sarà arricchito dal Reading letterario a cura di Sara Piersantelli e Claudio Cipriani
L’INGRESSO È LIBERO
Il Costo dell’Aperitivo Cena è di 10 euro. (drink incluso)
La mostra rimarrà aperta dal 6 al 20 febbraio
Sarà visibile negli orari di apertura del teatro, generalmente dalle ore 20 alle ore 22, o previa richiesta di appuntamento.
MALEfemmina
A cura di Antonio E. M. Giordano, è una mostra nata dalla volontà del curatore e di 15 tra 8 artiste e 7 artisti italiani e internazionali sul dilagante e tragico fenomeno del femminicidio. La mostra si pone non solo come testimonianza ma anche come tentativo di sensibilizzazione sul tema dell’opinione pubblica e in particolare dei giovani nonché della classe politica per sollecitare opportuni provvedimenti seguiti da idonei finanziamenti, perché se è vero che molto è stato detto sul femminicidio, tutto è ancora da fare. Ad esempio, come suggerisce la psicologa clinica Antonella Serra, seminari tenuti da personale specialistico miranti all’educazione sessuale e sentimentale e al rispetto/comprensione della diversità di genere basata sul confronto e sul dialogo al fine di scoraggiare l’aggressività.
Seguirà reading letterario a cura di Sara Piersantelli e Claudio Cipriani
Elenco delle artiste e degli artisti e delle opere esposte in mostra:
Claudio Carlini, presente con il sensuale nudo iperrealista Estasi,
Maurizio Caruso, con la dolente Maddalena,
Primarosa Cesarini Sforza con Sedie vuote,
Giancarla Frare, con Come confine certo del 2004, già esposta anche a Teheran e a New Delhi
Mirco Guardabassi, con Artemisia in plexiglass e la tela Violenza e rinascita e il relativo video della performance della body painter Irene Ridolfi
Ghenura (Marco Serra), graphic designer, autore del manifesto della mostra, presente con L’urlo,
Sandra Naggar, con la virginale Robe blanche sur ciel rouge (Venus et le sang)
Natale Platania, docente di scultura presso l’Accademia di Belle Arti di Catania, con la simbolica Lost and Delirious
Loredana Raciti con l’ironia graffiante del collage Portami via,
Eugenio Rattà con la denuncia del rapace maschile nel collage Tina2,
Rossella Rispoli Segato con il tondo/desco da parto Rosso sangue
Placido Scandurra, con l’olio Pia de’ Tolomei
Barbara Schaefer, con la foto Presence and Absence,
Ana Taberna, artista argentina, con il trittico Accidenti a te, Jackline e Dormiva con il mazzuolo,
Patrizia Trevisi con la scultura tessile Demetra (violata da Zeus).
La mostra a Roma è presentata al Teatro L’Arciliuto dall’associazione Ti amo da morire Onlus con uno spettacolo/concerto “Arie d’Opera” di Caterina Falcone mezzosoprano e Francesco Del Fra al pianoforte, alternate al Reading di Sara Piersantelli e Claudio Cipriani con drammatiche testimonianze letterarie e reali, da Francesca Zanni a Gabriella Sica.
Ti Amo da Morire Onlus
L’Associazione persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti di persone svantaggiate, in via primaria, attraverso uno “Sportello dʼAscolto Legale e/o Psicologico – Ti ascolTiAmo da Morire” dedicato a tutte le donne che si trovino sul territorio nazionale che, al di là della loro condizione sociale, culturale ed economica, subiscano, sia in ambito familiare che extrafamiliare, qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico quali ad esempio, violenza, sfruttamento, stalking, mobbing familiare, emarginazione e discriminazione, atti questi spesso preludio del ben più grave FEMMINICIDIO, nonché ai minori, appartenenti al nucleo familiare in sofferenza, vittime, sia pur in modo riflesso, di qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico nella loro condizione di soggetti svantaggiati.
Lo sportello dʼascolto fornisce consulenze qualificate e supporto tecnico da parte di avvocati, psicologi, sociologi e assistenti sociali, al fine di individuare i bisogni e fornire le prime risposte, attraverso il numero verde 800-642328, operativo in giorni e a orari stabiliti.
LʼAssociazione garantisce la gratuità dei servizi offerti e lʼanonimato.
Tra le attività secondarie, invece, vi è lʼutilizzo della cultura e di tutte le forme d’arte, perché è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società ed è per questo che “Ti Amo da Morire ONLUS” trova spazi e momenti di riflessione in tutte quelle manifestazioni culturali/artistiche (grandi e piccole) che riesce a creare o con cui riesce a interagire, predisponendo una nutrita agenda di appuntamenti a livello nazionale. “Ti Amo da Morire ONLUS”, diffonde il proprio messaggio, attraverso una ampia agenda di appuntamenti a livello nazionale quali convegni ed eventi così declinabili: CanTiAmo da Morire – ReciTiAmo da Morire – LeggiAmo da Morire – ScriViAmo da Morire – DipingiAmo da Morire – DanziAmo da Morire – DisegnAmo da Morire – FilmiAmo da Morire – FotografiAmo da Morire – PoeTiAmo da Morire – ProgetTiamo da Morire ecc…
Il progetto intende creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori, intellettuali, filosofi, giuristi, psicologi, sociologi e assistenti sociali ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l’arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.
La Presidente
Avv. Serenella Sèstito
Teatro ARCILIUTO – Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma – Tel. +39 06 6879419
http://www.arciliuto.it
==============================================================
Associazione Ti Amo da Morire ONLUS
http://www.tiamodamorireonlus.it
twitter: @tiamodamorire1
facebook: Associazione Ti Amo da Morire ONLUS
tiamodamorireonlus@gmail.com
Matrimonio Siriano / A un passo da qui – Teatro Arciliuto – Roma – 23 gennaio 2018
Nell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’Associazione “Ti Amo da Morire ONLUS” si è tenuta, martedì 23 gennaio 2018 alle ore 20.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, la presentazione del libro “Matrimonio Siriano” della giornalista di Rainews24 Laura Tangherlini, con l’introduzione del prof. Onorato Bucci, a cui è seguito lo spettacolo musicale “A un passo da qui”, presentazione del nuovo album di Marco Ro’.
Matrimonio Siriano/A un passo da qui – Teatro Arciliuto, Roma – 23 gennaio 2018
Nell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’Associazione “Ti Amo da Morire ONLUS” è lieta di InvitarLa, martedì 23 gennaio 2018 alle ore 20.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, alla presentazione del libro “Matrimonio Siriano” della giornalista di Rainews24 Laura Tangherlini cui seguirà lo spettacolo musicale “A un passo da qui”, presentazione del nuovo album di Marco Ro’.
La serata sarà introdotta da Onorato Bucci, Professore di “Diritti dell’Oriente Mediterraneo”.
L’autrice sarà presente in sala.
L’INGRESSO È LIBERO
Il Costo dell’apericena è di 10 euro.
Laura Tangherlini
Giornalista e conduttrice di Rainews24, muove i primi passi nel mondo del giornalismo nel 1998 presso la redazione di Ancona de Il Resto del Carlino, ottenendo presto il tesserino da giornalista pubblicista Ha conseguito la laurea in Scienze della comunicazione presso l’Università La Sapienza di Roma. In seguito si è specializzata presso la scuola SGRT di Perugia, per poi essere assunta ad Enel TV. Iscritta all’Ordine dei Giornalisti del Lazio dal 13 marzo 2007, è stata assunta in Rai, venendo assegnata alla redazione del canale all-news RaiNews24, dove, inizialmente, è stata inviata al Parlamento per il programma “Il Transatlantico”. Dal 2008 conduce i notiziari del canale all news Rai di cui è uno dei principali volti ed è membro della redazione Esteri per la quale, oltre a realizzare servizi e contributi per le edizioni del telegiornale, è anche a volte impiegata come inviata per la realizzazione di reportage o per la copertura di fatti di attualità (compresi i corridoi umanitari). Studiosa di lingua e cultura araba, si è più volte occupata anche della situazione nel Medio Oriente, ed essendo appassionata di Siria (dove aveva soggiornato per qualche mese nel 2009 per motivi di studio della lingua) ha già scritto due libri dedicati alle conseguenze soprattutto umanitarie del conflitto siriano: “Siria in fuga” nel 2013 (premio Fiuggi Storia come miglior Opera Prima) e “Libano nel baratro della crisi siriana” nel 2014, coautore Matteo Bressan (premio Cerruglio 2015 come miglior saggio). In uscita sul medesimo tema il terzo libro, con allegato un reportage video, dal titolo “Matrimonio siriano”
Matrimonio Siriano
È un matrimonio particolare… è il viaggio benefico di due neosposi, con lei (Laura Tangherlini, giornalista e conduttrice di Rainews24) innamorata della Siria e del suo popolo.
È una sorpresa ma è anche una canzone.
È il reportage, da leggere, ascoltare, vedere, cantare, di un doppio viaggio benefico ai confini turco-siriano e libano-siriano che si è trasformato in immagini piene di colori che raccontano la realtà del dramma siriano attraverso le voci e le storie dei tanti profughi incontrati e aiutati dai due neosposi in due viaggi in Libano e Turchia, che hanno voluto donare loro parte dei propri regali di nozze e qualche ora di svago.
È un diario di viaggio e una triplice dichiarazione d’amore (per lo sposo, per la sposa, per i Siriani) ma soprattutto rappresenta una nuova finestra di verità aperta su un mondo che i nostri media ci fanno ignorare.
Tra le innumerevoli testimonianze, anche quella di un white helmet.
IL racconto si snoda in un libro e un reportage video. Attraverso la vendita del volume l’autrice Laura Tangherlini intende destinare tutti i suoi diritti di autore ad ulteriori progetti di sostegno per i siriani, coinvolgendo varie ong, in primis Terre des Hommes.
Il libro, edito da Infinito edizioni, ha la prefazione di Gianantonio Stella e l’introduzione di Corradino Mineo.
La colonna sonora del reportage (quattro canzoni inedite) è stata curata da Laura Tangherlini e dal marito Marco Rò, che essendo un cantautore ha composto tutte le musiche e scritto i testi (due dei quali scritti a quattro mani con la moglie giornalista) delle canzoni. I brani del reportage sono cantati dallo stesso Marco Rò e (per due brani) dalla moglie giornalista.
Il Progetto raccontato da Laura
“…ultima tappa di un percorso di sensibilizzazione che porto avanti da anni sul tema dei profughi siriani, prima da sola come scrittrice e giornalista e poi affiancata da mio marito come cantautore, vuole dare voce e volto alle tante persone incontrate nei due viaggi in Libano e Turchia a ridosso del nostro matrimonio. Un matrimonio benefico, nell’organizzare il quale ho voluto destinare aiuti concreti e qualche ora di svago a tanti piccoli profughi siriani, per lo più orfani. In particolare, prima delle nozze abbiamo destinato dei soldi a un sostegno a distanza per Momen, piccolo profugo siriano orfano di padre che ora vive in Libano con la madre e due dei cinque fratelli, affetto da problemi comportamentali dovuti alla perdita del padre e al trauma della guerra. Il sostegno è volto a permettergli gli studi e ad aiutare anche i fratelli. Lo abbiamo conosciuto volando in Libano per trascorrere una giornata con lui.
Le partecipazioni, solidali con Terre des Hommes, hanno contribuito a realizzare in partenariato con la Uisp un complesso sportivo nel nord del Libano per profughi siriani e comunità libanese ospitante.
Le fedi solidali con Aibi Amici dei Bambini hanno contribuito a un altro loro progetto destinato ai piccoli siriani.
Le boccette di zatar a tavola il giorno delle nozze le avevamo comprate dalla ong Amal for education che si si concentra sull’istruzione dei piccoli profughi siriani in Turchia.
Appena sposati siamo saliti su un aereo ed abbiamo impiegato la gran parte dei nostri regali di nozze nell’acquisto ad Antakia di materiale di cancelleria, giocattoli, due rinfreschi con torta e 75 giacconi invernali che abbiamo personalmente portato a Reihanly ai piccoli siriani ospiti di un orfanotrofio e ad altri bimbi siriani accolti in un centro
diurno della ong locale Kids for Paradise.
Le nostre consegne di aiuti hanno rappresentato dunque anche dei momenti di svago per questi bambini, con colonna sonora due canzoni, scritte a quattro mani con mio marito.
Ora non vogliamo fermarci e vogliamo fare altro ancora. Vogliamo metterci dell’altro destinando ad altri progetti di sostegno ai siriani il ricavato dei diritti d’autore del prodotto letterario e audiovisivo…”
Riconoscimenti per “Matrimonio Siriano”
– Exceptional merit awards (social issues) allo statunitense DOCS WITHOUT BORDERS FILM FESTIVAL
– Exceptional merit awards (revolution and reform) allo statunitense DOCS WITHOUT BORDERS FILM FESTIVAL
– Exceptional merit award (human spirit) allo statunitense DOCS WITHOUT BORDERS FILM FESTIVAL
–Exceptional merit award (docudrama feature) allo statunitense DOCS WITHOUT BORDERS FILM FESTIVAL
– Menzione di merito al FOGGIA INTERNATIONAL FILM FESTIVAL (Motivazione: per aver mostrato l’orrore della guerra attraverso gli occhi dei superstiti, dei bambini, dei più innocenti tra gli innocenti)
– Best Documentary short (miglior documentario breve) allo statunitense CARE awards film festival
Marco Ro’
È un cantautore romano, nato come batterista jazz, innamorato del soul e del blues. Dapprima leader della rock band Clyde (“Senza Controllo” – 2004 Videoradio), intraprende la carriera solista, cantando sogni e realtà con l’ironia e il disincanto di un uomo analogico nell’era digitale. Tanto live in giro per l’Italia e collaborazioni come compositore, cantante e corista in produzioni Rai e Mediaset. Dal suo primo Ep (“Un Mondo digitale” – 2011 Novo Sonum/EDEL), sono estratti i singoli “Un mondo digitale“, “Stato d’influenza” e “Trasparente” in rotazione radiofonica e televisiva. In particolare il brano “Un mondo digitale” è stato scelto come colonna sonora ufficiale del Global Junior Challenge 2012, evento organizzato dalla Fondazione Mondo Digitale sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana e con il patrocinio del Ministero degli Affari Esteri. A chiusura di una tournée di 15 date durata un anno e mezzo nella federazione Russia, gira il video del singolo “Mosca mon amour” (2014 – AssoDiemme), presentato a Mosca assieme alla cantante Kira Franka e promosso dall’agenzia di stampa Russia News e da Capital FM 105.3, la prima radio moscovita in lingua inglese. È stato più volte ospite presso il Teatro della Casa Circondariale di Rebibbia in Roma, anche nell’ambito dell’iniziativa sociale Telethon, ed il brano “Immagini a righe”, contenuto nel suo nuovo disco e che tratta il delicato tema della situazione delle carceri in Italia, vanta l’importante partecipazione del cantautore Marco Conidi. Da due anni collabora con la giornalista Laura Tangherlini (Rainews24) al progetto di sensibilizzazione itinerante “A un passo da qui” dedicato ai rifugiati e ai profughi dalla guerra in Siria che ha raccolto l’interesse di varie associazioni, tra le quali Fonopoli. Il videoclip del brano omonimo che dà anche il nome al suo nuovo disco, è fra i 4 vincitori del Roma Videoclip 2016, avendo conseguito il Premio FSNews Radio, con motivazione: “Originalità del progetto che unisce nuove sonorità a nuovi stili”. La versione in inglese del brano, dal titolo “One step” è stata registrata presso gli studi dell’Abbey Road Institute di Londra.
“A un passo da qui”
È il titolo del nuovo disco dove Marco Rò ripercorre le tappe del suo viaggio musicale, dall’Italia alla Gran Bretagna, dalla Russia fino in Siria. Le sonorità pop-rock si mescolano al gusto per la canzone d’autore, attingendo al blues e spaziando nelle contaminazioni. Il titolo dell’album prende spunto dal nome del progetto di sensibilizzazione che Marco porta avanti da qualche anno assieme a Laura Tangherlini, giornalista e conduttrice di Rainews24, sul dramma dei profughi siriani, e si evolve in una riflessione globale sui diversi aspetti della vita di ognuno.
Il disco, che contiene tra l’altro “Dune” scritta con la Tangherlini (presente anche con un cameo vocale) e colonna sonora del documentario Matrimonio Siriano (Infinito Ed. – 2017), vanta la partecipazione straordinaria di Marco Conidi nel brano “Immagini a righe”, che tratta il delicato tema delle carceri italiane. All’interno anche una versione acustica dal vivo di “C’era una volta” (Asso Diemme – 2014), realizzata negli studi di Radio Moscow Capital Fm, la prima radio moscovita in lingua inglese, e la canzone Mosca Mon Amour (Asso Diemme – 2014) realizzata assieme alla vocalist russa Kira Franka e presentata a Mosca a chiusura di una lunga serie di concerti nella capitale della Federazione Russa. Il brano “A un passo da qui” è presente anche nella versione in inglese dal titolo “One Step” registrata presso gli studi dell’Abbey Road Institute di Londra.
Prodotto da Stefano Bacchiocchi, pre-produzione di Lorenzo Sebastianelli e arrangiamenti di Fabrizio Palma, si alternano in studio le collaborazioni di Lino Esposito, Yuki Rufo e Davide Massari (chitarre), Lino De Rosa (basso), Nicola Polidori (batteria), Aidan Zammit (tastiere), Rossella Zampiron (violoncello), Rossella Ruini e Claudia Arvati (cori).
L’album sostiene “Ti Amo da Morire Onlus”.
- La Lista
A un passo dai nostri progetti, c’è la vita che succede o che facciamo succedere. Un invito a pensare a vivere, smettendo di vivere per pensare. Citando John Lennon: la vita è quello che ti accade mentre sei impegnato a fare altri programmi.
- Immagini A Righe
A un passo dalla libertà, c’è chi è prigioniero delle proprie convinzioni. Spesso le “sbarre”sono quelle che mettiamo noi, del pregiudizio, dell’intolleranza. Una riflessione su tutto un mondo che esiste, non visto, quasi dimenticato. Special guest: Marco Conidi.
- Tutto Quello Che Non Sai
A un passo da ciò che non conosciamo, ci sono certezze che non possiamo immaginare. Come si misura la forza di un amore sbagliato? E cosa succede se ciò che più ci fa star male è ciò che più desideriamo?
- Ale
A un passo dalla notte più scura, c’è sempre l’alba di un nuovo giorno. E’ la storia di una piccola stella che non smetterà mai di brillare. Ritrovare la forza nella malattia, nonostante il destino ne abbia già scritto il finale.
- La Scala Mobile
A un passo dalla meta, c’è un viaggio intero da assaporare lentamente. Un treno a duecento all’ora che non ti lascia il tempo di pensare, una tempesta di emozioni, paure, desideri, delusioni e ritrovate certezze da toglierti il fiato.
- Dune
A un passo da me, vorrei ci fossi tu. Per sempre. Una ballad dal sapore mediorientale, scritta e cantata assieme a Laura Tangherlini, che fa da colonna sonora al documentario “Matrimonio Siriano” (Infinito Ed.). Una canzone d’amore che Marco e Laura hanno portato nella loro visita ai campi profughi di Libano e Turchia al confine siriano.
- A Un Passo Da Qui
“A Un Passo Da Qui” è un progetto di sensibilizzazione itinerante dedicato ai profughi siriani, nato dalla collaborazione con Laura Tangherlini (Rainews24) da due anni in giro per l’Italia. Il brano prende spunto dalla testimonianza della piccola profuga Reema, raccolta nel libro “Libano nel baratro della crisi siriana” (L. Tangherlini – M. Bressan / Ed. Poiesis).
- Sul Paradosso
A un passo dall’equilibrio, c’è l’emozione più grande. Un blues dalle atmosfere “vintage” che racconta le contraddizioni, le altalene emotive, il dolce-amaro sapore dell’arte. Una benedizione per alcuni, una maledizione per altri. Ma per tutti un fuoco difficile da spegnere, impossibile da ignorare.
- In Blu
A un passo dal mare dei ricordi, c’è il porto sicuro dei miei sogni. Un brano scritto sulla banchina del porto di Riposto, un piccolo paese siciliano. Al mare si affidano spesso i pensieri più profondi, si confidano le speranze più nascoste, riportando alla luce memorie indimenticate. E “ora che mi hai scoperto, posso solo rinnegare questo cuore a cielo aperto”.
- Mosca Mon Amour
A un passo dalla nostra felicità, ci siamo solo noi, ovunque. Spesso il miraggio di un posto migliore dove vivere è solo una questione di prospettiva. Una ironica rassegna delle canzoni italiane più famose nel mondo, in duetto con la cantante russa Kira Franka.
- C’era Una Volta
Versione live acustica del singolo uscito nel 2013 ed edito da Asso Diemme, realizzata negli studi di Capital FM, la prima radio moscovita in lingua inglese. Daniel Repko ospita Marco Rò accompagnato da Yuki Rufo alla chitarra, nel brano che racconta l’Italia e “la crisi” in modo ironico e scanzonato.
- One Step
Versione in inglese di “A un passo da qui” registrata negli studi dell’Abbey Road Institute di Londra.
Etichetta: Romabbella Records
Ti Amo da Morire Onlus
L’Associazione Ti Amo da Morire Onlus, persegue finalità di solidarietà sociale nei confronti di persone svantaggiate, in via primaria, attraverso uno “Sportello dʼAscolto Legale e/o Psicologico – Ti ascolTiAmo da Morire” dedicato a tutte le donne che si trovino sul territorio nazionale che, al di là della loro condizione sociale, culturale ed economica, subiscano, sia in ambito familiare che extrafamiliare, qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico quali ad esempio, violenza, sfruttamento, stalking, mobbing familiare, emarginazione e discriminazione, atti questi spesso preludio del ben più grave FEMMINICIDIO, nonché ai minori, appartenenti al nucleo familiare in sofferenza, vittime, sia pur in modo riflesso, di qualsiasi tipo di maltrattamento fisico o psichico nella loro condizione di soggetti svantaggiati.
Lo sportello dʼascolto fornisce consulenze qualificate e supporto tecnico da parte di avvocati, psicologi, sociologi e assistenti sociali, al fine di individuare i bisogni e fornire le prime risposte, attraverso il numero verde 800-642328, operativo in giorni e a orari stabiliti.
LʼAssociazione garantisce la gratuità dei servizi offerti e lʼanonimato.
Tra le attività secondarie, invece, vi è lʼutilizzo della cultura e di tutte le forme d’arte, perché è su queste che si gioca la partita della sopravvivenza e dello sviluppo sano della nostra società ed è per questo che “Ti Amo da Morire ONLUS” trova spazi e momenti di riflessione in tutte quelle manifestazioni culturali/artistiche (grandi e piccole) che riesce a creare o con cui riesce a interagire, predisponendo una nutrita agenda di appuntamenti a livello nazionale. “Ti Amo da Morire ONLUS”, diffonde il proprio messaggio, attraverso una ampia agenda di appuntamenti a livello nazionale quali convegni ed eventi così declinabili: CanTiAmo da Morire – ReciTiAmo da Morire – LeggiAmo da Morire – ScriViAmo da Morire – DipingiAmo da Morire – DanziAmo da Morire – DisegnAmo da Morire – FilmiAmo da Morire – FotografiAmo da Morire – PoeTiAmo da Morire – ProgetTiamo da Morire ecc…
Il progetto intende creare una vasta comunità formata da operatori, artisti, giornalisti, scrittori, registi, filmaker, fotografi, grafici, pittori, attori, intellettuali, filosofi, giuristi, psicologi, sociologi e assistenti sociali ecc… uniti dalla stessa sensibilità e convinti che con l’arte e la cultura ci si possa porre al servizio di un tema sociale così importante veicolandone e amplificandone il messaggio.
La Presidente
Avv. Serenella Sèstito
Teatro ARCILIUTO – Piazza Montevecchio, 5 – 00186 Roma – Tel. +39 06 6879419
http://www.arciliuto.it
==============================================================
Associazione Ti Amo da Morire ONLUS
http://www.tiamodamorireonlus.it
twitter: @tiamodamorire1
facebook: Associazione Ti Amo da Morire ONLUS
tiamodamorireonlus@gmail.com
Succo di Melograno / L’Amore Nero – Teatro Arciliuto – Roma – 5 dicembre 2017
Nell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’Associazione “Ti Amo da Morire ONLUS”, in collaborazione con l’Associazione Culturale “I Colori delle Stelle”, martedì 5 dicembre 2017 alle ore 20.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, si è tenuta la presentazione del libro “Succo di Melograno” di Ezio Alessio Gensini e Leonardo Santoli (Femminicidio : Punti di vista, visti da punti diversi. Un contributo a cambiare, per cambiare, e lo spettacolo di Teatro Canzone “L’Amore Nero” con Rossella Seno e Lino Rufo .
Questo non è amore – Teatro Arciliuto, Roma – 14 novembre 2017
Nell’ambito della Campagna Permanente contro la Violenza di Genere, l’Associazione “Ti Amo da Morire ONLUS”, martedì 14 novembre 2017 alle ore 20.30, presso il Teatro ARCILIUTO, Piazza Montevecchio, 5 – tra via dei Coronari e il Chiostro del Bramante, praticamente dietro piazza Navona, si è tenuto lo spettacolo musicale “Questo non è amore” – canzoni contro la violenza sulle donne – con Lorenza Bohuny e Maurizio Carlini.
In memoria di STEFANIA CANCELLIERE
25 novembre 2017 la città d’Isernia dice no alla violenza contro le donne e lo fa dedicando un murale realizzato su una parete dell’Auditorium “Unità d’Italia”, dall’artista argentino Alaniz che dal 16 al 26 novembre ha realizzato nei comuni di Fondi, Terracina, Minturno, Pontinia e Isernia, cinque splendidi murales dedicati alle donne e lo ha fatto, quale portavoce di Memorie Urbane, in un contesto in cui il tema della violenza fisica e psicologica sulle donne è tornato a essere un fatto di strettissima attualità, una dilagante piaga sociale che non conosce distinzioni di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.
Il murale è stato dedicato a Stefania Cancelliere, nata a Isernia e morta a Legnano per mano dell’uomo, il marito, che diceva di amarla e realizzato nell’ambito dell’evento Ferm-ARTI, dove l’arte contro il femminicidio consiste nel fermarsi a contemplare l’arte come gesto di purificazione o denuncia per scuotere gli animi della popolazione contro la violenza sulle donne.
Proprio il 5 novembre, giornata internazionale contro la violenza sulle donne, il sindaco di Isernia Giacomo d’Appollonio e il consigliere comunale Nicola Moscato, unitamente a Serenella Sèstito, presidente di “Ti Amo da Morire Onlus” e a Rosamaria Faralli, referente molisana dello studio dMake, hanno proceduto a scoprire la Targa in memoria di Stefania Cancelliere, che è stata posta sul Murale a lei dedicato e recante una frase del poeta siriano Adonis, scelta da Livio Cancelliere, fratello di Stefania.
La targa è stata fortemente voluta dall’Amministrazione Comunale della Città d’Isernia – Assessorato alla Cultura e dalle Associazioni che l’hanno sottoscritta con il loro logo: Ti Amo da Morire Onlus – 25 novembre – dMake.
Al termine della cerimonia Serenella Sèstito ha letto, per conto del fratello Livio Cancelliere, una lettera dallo stesso scritta alla sorella e della quale ha consentito la successiva pubblicazione su questa pagina.
LIVIO PER STEFANIA
Non riesco più a muovermi.
Ho dolore dappertutto.
Ho la testa spaccata.
Con un filo di voce imploro pietà.
Vedo le sue scarpe sporcarsi di rosso.
Vedo male.
Adesso non vedo più nulla.
Sento solo il calore delle mie lacrime, che mi bagnano la bocca.
Sento molto freddo.
Mi manca il respiro. Sto per morire.
Adesso non sento più nulla. Non sento più alcun dolore.
Mi sento d’un tratto leggera.
Adesso vedo e sento tutto.
Sono stesa a terra, il mio viso è coperto dal mio sangue.
Lui continua ancora a colpirmi, non si è accorto che non ci sono più. Sembra impazzito.
Il medico sta dicendo che ho un arresto cardiaco. Dove mi stanno portando? Devo tornare dai miei bambini. Io sono ancora qui. Non piangete bambini, vi prego. Mamma è qui, sta bene. Cosa mi sta succedendo?
A terra lascio la mia scarpa, i miei orecchini, la mia collana, un mattarello spezzato e tutto ciò che mi scorreva nelle vene.
Il medico sta dicendo che la situazione è molto critica. Mamma, papà, fratelli miei, non piangete, non è così come sembra. Non disperatevi. Ti prego, Signore, aiuta loro a reagire.
In quel viaggio verso casa, di ritorno dall’ospedale, la mano del dolore mi afferrò la gola, strozzandomi l’urlo, schiacciandomi la testa rischiando di farmi impazzire.
Dal giorno in cui sei stata uccisa, i miei piedi non conoscono dimora. Ho camminato a lungo cercando un segno della tua presenza. Ti ho contemplato sulle vette delle montagne più alte. Ho gridato il tuo nome nella disperazione.
Cercavo fuori di me. Non capivo che il segno era il cammino stesso, che nell’intimo del mio animo stava già fiorendo l’Amore, che tutto vince, anche la morte.
Dal giorno in cui sei stata uccisa ho giurato che non sarà una mano omicida a scrivere il finale, perché non cederò all’odio e alla disperazione.
Da quel giorno mi sento più forte proprio nel punto in cui ho la cicatrice, conosco il peso delle lacrime, riconosco il significato del silenzio.
Da quel giorno, qualcuno tornerà a vedere grazie ai tuoi begli occhi.
Da quel giorno, qualcuno tornerà a vivere, grazie al tuo buon cuore.
Da quel giorno ho continuato a chiamarti nello stesso modo affettuoso con cui ti ho sempre chiamata.
Da quel giorno è nata mia figlia, pure lei Stefania, che un po’ ti assomiglia.
Da quel giorno ho ripreso a pregare. Adesso non siamo più lontani come sembra. Credo che un giorno ci rincontreremo in quel posto meraviglioso, senza fine. Ma tu che, adesso, conosci il mistero immenso in cui vivi e che le cose terrestri ti appaiono così piccole e fugaci, non chiedermi, oggi, di non piangere.
Da quel giorno in cui sei andata via ho smesso di farmi domande per cercare di capire e ho cominciato a credere, e credendo sto cominciando a capire. È un cammino lungo. Il primo passo è il più difficile. Poi camminando si apre il sentiero, camminando si apprende la vita. E solo quando mi sentirò come quel pellegrino che parte solo, leggero, senza paura, con lo zaino sulle spalle e una corona in tasca, allora avrò capito che, in realtà, il sentiero è nei miei passi e che ogni passo è un atto di amore verso questa vita. Il tuo viaggio, cara sorella mia, è stato spezzato a 39 anni, ma continuerà in me: per te raccoglierò ogni istante di grazia e guarderò ogni cosa bella due volte, una anche per te.
Ho attraversato la tempesta e sento di non essere più lo stesso e non sono neanche sicuro che sia finita per davvero, ma oggi mi sento libero di correre il rischio di essere felice.
Ferm-ARTI, è stato promosso a Isernia da dMake, lo studio interdisciplinare di architettura, arte e design di Roma in collaborazione con la graphic designer Michela Lombardi e patrocinato dall’ Amministrazione Comunale di Isernia – Assessorato alla Cultura, dall’Associazione “Ti Amo da Morire Onlus” che ha anche apportato un contributo collaborativo, dalla Camera di Commercio del Molise e dall’Ordine degli Architetti di Isernia.